Metro di Rebibbia e rastrelliere maggio 10, 2007
Posted by degradodiroma in Degrado, Segnalato da ....trackback
Segnalato da : Alberto Pieralisi
Rastrelliere portabici alla stazione della Metro di Rebibbia. Sempre più spesso mi capita di prendere la metropolitana alla stazione di Rebibbia e di passare davanti a questa rastrelliera portabici. E ogni giorno la situazione che si presenta ai miei occhi è la seguente : al posto delle bici, la rastelliera è occupata abusivamente da scooter e scooteroni, con la logica conseguenza che i ciclisti son costretti a lasciare la propria bici legata al primo palo che capita, anche perchè i nuovi stalli istallati nel piazzale antistante l’uscita della metro sono insufficienti.
Considerato che la cattiva abitudine di parcheggiare moto e motorini davanti alla rastrelliera difficilmente verrà estirpata, meno che non si lasci un vigile fisso a reprimere questo comportamento con multe a raffica, due sono le possibili alternative:
1) Si sposta la rastrelliera in luogo più protetto sempre nei pressi della stazione della metro.
2) Si sposta la rastrelliera in un altro luogo del V Municipio, ad esempio davanti alla Biblioteca Comunale di via Mozart (o nella sua nuova sede di via Grotta di Gregna) oppure nei pressi del Mercato di Viale Sacco e Vanzetti (o di Viale Kant), o davanti ad uno dei tanti uffici postali.
L’importante è trovare una soluzione affinché non vada dispersa una delle poche rastrelliere presenti a Roma (che come ben sappiamo, sono poche e spesso malposizionate).
Commenti
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devo dire una cosa: premetto che non ho mai parcheggiato lo scooter davanti alle rastrelliere ma quando hanno creato sotto casa mia i parcheggi per i motorini, ho chiesto ai vigili di mettere una “sbarra” per legarli con la catena a qualcosa (prima parcheggiavo sempre in prossimità di qualche palo). La richiesta,come al solito, non è stata recepita, ma credo che nella nostra città occorra qualcosa che scoraggi i furti di motorini. Credo che le rastrelliere vengano sfuttate in tal senso, oltre all’uso incivile che nel post è segnalato.
Non ho parole… quanta inciviltà…
Ancora non si è capito che per chi va davvero in bici (e dovrebbe essere ringraziato da tutti gli altri cittadini, perchè in quel momento NON sta contribuendo ad intasare il traffico e di conseguenza ad inquinare!) quelle rastrelliere hanno un’utilità minima, se non in luoghi in cui si rimane per pochissimo tempo.
Ci vorrebbero i paletti, come quelli che si stanno posizionando in molte fermate della metro!
Fortunatamente ci sono gli amici del blog Romapedala che ci tengono sempre aggiornati su quanto siano ancora bistrattati i “ciclisti urbani” romani.
Non per difendere i motociclisti incivili, ma vorrei sapere solo una cosa: conoscete per caso qualcuno che va a prendere la metro in bici?
In questo caso presentatemelo in modo che io posso tramandare ai posteri di aver conosciuto…un extraterrestre!
ah,ah,ah. Si hai ragione.E’ un iter che avviene solo nell’ immaginario di chi ce le ha fatte mettere.
E invece no, caro tumburus e cara Romina, ciclisti che si recano in bici alla metro ce ne sono eccome, tant’è che a Rebibbia gli stalli sul piazzale antistante l’uscita della metropolitana son sempre pieni ma è impossibile utilizzare la rastrelliera perchè occupata da scooter e moto (vero esempio di inciviltà, maleducazione e sopraffazione, nonchè “degrado di Roma”, visto che posto per parcheggiare il proprio scooter nel caso in esame proprio non manca) e ci si deve arrangiare sui classici pali.
E la stessa situazione si verifica anche in altre stazioni (Termini, Ostiense, San Paolo). Sembra strano ama Roma è piena di “extraterrestri”…
caro tumburus, mi sa che te la metro proprio non la prendi.
altrimenti sapresti che le bici, gli extraterrestri, non sanno più dove metterle!!!
oltretutto non credo che il presunto disuso di una rastrelliera autorizzi a utilizzarla come meglio si crede per i propri interessi.
Comunque per gli amici scooteronisti incivili indisciplinati e invadenti c’è sempre il vecchio caro metodo delle due ruote sgonfiate insieme, io ogni tanto lo uso e… funziona!!!
A me sembra che questa potrebbe diventare una “guerra tra poveri” .. ragazzi .. non ci sono parcheggi per nessuno, biciclette, motorini, macchine … e non ci sono controlli per nessuno è questo il nodo della questione. Non è con i dispetti che si risolvono i problemi. 😀
Laura
anche puzzolenti e pericolosi… gli scuteristi.
Comunque basta lasciare qualche biglietto o adesivo che li invita gentilmente a non invadere spazi a loro non destinati.
I biglietti non servono a nulla (già ampiamente sperimentato) e sono stanco di dover abbassare la testa di fronte all’arroganza di certa gente e alla noncuranza di vigili e amministratori per cui il messaggio deve essere chiaro. La prossima volta, visto che per oggi vai a piedi fino dal gommista, il tazzone del gabinetto a motore lo parcheggi meglio…
Non riesco a vedere bene nella foto, ma il punto ove è inserita la rastrelliera serva anche per il passaggio dei pedoni o: udite, udite, magari anche per consentire il passaggio di chi è in carrozzella.
L’inciviltà umana non conosce limiti e sono nauseata da chi si permette anche di ridere circa gli “extraterrestri” che andrebbero a prendere la metro in bici. Io ci vado al lavoro in bici (Montesacro/P.le Clodio) e ci ho attraversato Rep. Ceca e Germania (sempre in bici).
Quindi non stupitevi… simpaticoni.
C’è chi crede in un modo di spostarsi più umano e vivibile per tutti e potreste imparare molto voi dalla battuta facile. Potreste imparare, per esempio, che non c’è rispetto per nessuno in strada: ciclisti, pedoni, handicappati. Vivete solo per voi, questo vi rende “finiti”.
Non credo che sia una “guerra tra poveri”. Nel caso in questione, spazio per parcheggiare il proprio scooter ce n’è in abbondanza, mentre non si può dire la stessa cosa per la bici.
Comunque ecco la situazione aggiornata ad oggi…
http://www.romapedala.splinder.com/post/12232119/
Hai ragione i biglietti non servono a niente, l’unica mia preoccupazione è che per vendicarsi il padrone del cesso a motore, la volta successiva fa tornare a piedi me o qualcun altro.